L’amianto è un minerale fibroso e anche se è piuttosto friabile, le singole fibre sono molto resistenti e piccolissime. È chiaro che elementi così piccoli e leggeri possono con grande facilità essere inalati. Di conseguenza si depositano nei bronchi e negli alveoli dei polmoni, per poi migrare verso la pleura, cioè la membrana che riveste esternamente i polmoni, danneggiando i tessuti.
In definitiva, l’amianto ha differenti gravi effetti:
Asbestosi: L’amianto può determinare, a causa dell’accumulo di fibre nei polmoni, una malattia respiratoria polmonare (asbestosi) a decorso progressivo, fortemente invalidante, causa di insufficienza respiratoria cronica, irreversibile;
Mesotelioma: L’amianto può determinare un effetto cancerogeno anche per le membrane sierose (mesotelioma pleurico, cardiaco, peritoneale);
Carcinomi polmonari;
Tumori del tratto gastro-intestinale, della laringe e di altre sedi;
Aumenta di 5 volte il rischio di carcinoma polmonare nei fumatori.