PANNELLI FOTOVOLTAICI: Cosa sono e come risparmiare.

L’acquisto di pannelli fotovoltaici si rivela oggi una scelta necessaria per far fronte al recente rincaro delle bollette di luce e gas e per adeguarsi alla transizione ecologica in atto.

Ma cosa sono i pannelli fotovoltaici e quali scegliere per ottenere un vero risparmio?

Partiamo dall’inizio per capire come funzionano e quali sono i pannelli di ultima generazione che ci permettono di assicurarci reali vantaggi grazie agli ultimi sviluppi tecnologici.

Cosa sono i pannelli fotovoltaici?

I pannelli fotovoltaici sono delle strutture piane composte da moduli speciali all’interno dei quali ci sono le celle fotovoltaiche che trasformano la luce solare in elettricità.

Questi sono generalmente realizzati in silicio cristallino e vengono installati sulle coperture degli edifici, dove sono raggiunti più facilmente dai raggi solari in tutte le ore del giorno. Tuttavia, nei luoghi in cui la normativa lo consente, possono essere istallati anche a parete.

Molto spesso i pannelli fotovoltaici vengono associati ai pannelli solari, tuttavia si tratta di due tecnologie distinte le quali hanno in comune solo la capacità di utilizzare l’energia e l’irraggiamento solare. Vediamo le differenze.

Pannelli solari termici e pannelli fotovoltaici: quali differenze

Quando parliamo di pannelli solari termici o per acqua calda ci riferiamo a quei dispositivi che catturano il calore dei raggi solari per produrre acqua calda, la quale può essere usata sia per uso domestico che per alimentare il sistema di riscaldamento. Questo sistema è chiamato solare termico e utilizza pannelli solari e non celle fotovoltaiche.

I pannelli fotovoltaici invece sfruttano l’irraggiamento solare e non il calore e producono energia elettrica. Il calore in effetti rappresenta in alcuni casi una condizione da evitare quando la temperatura supera i 25 gradi.

Di seguito vediamo nel dettaglio come funzionano i pannelli fotovoltaici.

Come funzionano i pannelli fotovoltaici?

I pannelli fotovoltaici convertono l’energia della radiazione solare in energia elettrica in corrente continua. L’energia prodotta all’interno del pannello viene poi trasportata tramite il cosiddetto “cavo solare”. Per poter utilizzare questa tipologia di corrente è necessario che la corrente continua prodotta dai pannelli fotovoltaici venga trasformatain corrente alternata a 220 o 380 volt. Questa conversione viene realizzata attraverso appositi inverter fotovoltaici. La potenza complessiva generata da un impianto è pari alla somma dei pannelli utilizzati. Ad esempio, se un impianto è composto da 10 pannelli da 300watt collegati con un unico impianto, l’insieme dei pannelli formano 3 kW (tecnicamente 3 kWp).

A seconda dei modelli proposti dalle varie case produttrici, le prestazioni e la resistenza dei pannelli fotovoltaici possono essere molto diverse. Vediamo quali sono le diverse tipologie di moduli fotovoltaici presenti in commercio.

Quante tipologie di pannelli fotovoltaici esistono?

Grazie alle attuali tecnologie esistono diversi tipi di pannelli solari per il fotovoltaico, ognuno dei quali possiede distinti requisiti in termini di rendimento ed efficienza. Quando si decide di installare un impianto fotovoltaico è importante, oltre ai costi, considerare anche le prestazioni che si desiderano ottenere, la conformazione del tetto e la superficie a disposizione.

La caratteristica dei moduli fotovoltaici è la capacità di trasformare la luce solare in energia elettrica. Questo processo avviene attraverso il “silicio di grado solare”, il principale materiale dei pannelli fotovoltaici. Grazie all’impulso luminoso, infatti, gli elettroni si muovono all’interno della cella di silicio.

La maggior parte dei pannelli fotovoltaici si basa sul silicio cristallino, anche se con differenti gradi di purezza e quindi di efficienza. Spesso, il costo dei pannelli dipende propriamente dalla purezza del silicio, dal momento che i processi di lavorazione sono articolati e dispendiosi.

I principali tipi di pannelli fotovoltaici che oggi si possono installare per uso residenziale sono due: i pannelli in silicio monocristallino e quelli in silicio policristallino, sebbene esistano anche i meno utilizzati pannelli in silicio amorfo.

Vediamo quali sono le differenze tra questi tipi di pannelli e i diversi gradi di efficienza che li contraddistinguono:

Pannelli fotovoltaici: caratteristiche e prestazioni

  • Pannelli fotovoltaici monocristallini: sono i più performanti tra i pannelli che vengono installati per gli impianti fotovoltaici residenziali. Le celle di silicio monocristallino possono infatti contare su un rendimento tra il 19 e il 21%. I pannelli in silicio monocristallino sono anche molto durevoli, infatti la vita utile di questi moduli si aggira attorno ai 25 anni.
  • pannelli fotovoltaici policristallini: Il silicio che utilizzano si ottiene da un procedimento più semplice e meno costoso rispetto al processo da cui si ottiene il silicio monocristallino, un aspetto che si riflette ovviamente sul prezzo più contenuto dei pannelli. I moduli in silicio policristallino hanno una potenza media di 150-180 watt, considerando un pannello standard di dimensioni 160 x 85 cm, con un rendimento compreso tra il 16 e il 18%.
  • I pannelli fotovoltaici a film sottile amorfo: I moduli fotovoltaici in silicio amorfo sono pannelli realizzati con un unico film sottile di silicio, depositato al di sopra di una superficie vetrata o plastica.  Sono molto leggeri e versatili, hanno un aspetto estetico gradevole grazie alla colorazione omogenea nera o blu scura, a fronte però di un rendimento intorno al 6-10% a causa della bassa densità energetica di questo. Tuttavia, si tratta della tipologia a prezzo più conveniente.

Quali sono i vantaggi che derivano dall’istallazione di un impianto fotovoltaico?

Possiamo riassumere i vantaggi di un impianto fotovoltaico nei successivi punti:

  • elevata riduzione dei costi in bolletta, con un risparmio fino all’80% dei costi;
  • Possibilità di ottenere detrazioni fiscali;
  • garanzia di rendimento e produttività dell’impianto per un periodo di tempo che può superare i 25 anni;
  • opportunità di ammortizzare i costi anche nelle regioni dove si registra un più basso irraggiamento solare.